Marco Tanzi

La Zenobia di don Álvaro

e altri studi sul Seicento tra la Bassa padana e l'Europa

Saggi in Officina
2015, 224 pp., 51 a colori, 3 in b/n
Brossura, 17x24
ISBN: 9788897737568

€ 19,90
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Quarta

Cerano e i Procaccini, Genovesino e i Nuvolone, e altri ancora, sono i protagonisti di questo libro che raccoglie e aggiorna sensibilmente una serie di contributi scalati nell’arco di un trentennio: l’ombelico è Cremona con il suo territorio. Si incontrano opere diventate invisibili pur essendo sotto gli occhi di tutti, altre di raccolte pubbliche e private, altre ancora scovate in chiese di campagna quasi sempre chiuse: una tela dell’ultimo Genovesino, l’unico quadro di Giuseppe Caletti nella terra d’origine, una pala di Camillo Procaccini già in San Domenico. Non solo Cremona: c’è una proposta per Cerano scultore e la rara iconografia di una teletta del cappuccino Paolo Piazza, forse dipinta a Praga per Rodolfo II. Un dipinto farnesiano del Malosso è in relazione con un madrigale di Giovan Battista Marino, mentre emerge, a Milano, la figura del poeta veneziano Giovanni Soranzo, che dedica sonetti a Giulio Cesare Procaccini e ai quadroni della Vita del Beato Carlo Borromeo in Duomo, e lascia una descrizione visionaria dell’orologio del Torrazzo di Cremona. Poi affondi, tra la Bassa e l’Europa, nel saggio che dà il titolo al libro, con una tela del Genovesino eseguita per il castellano di Cremona don Álvaro de Quiñones. Il soggetto, Zenobia regina di Palmira, è ripreso da un dramma storico del campione del Siglo de Oro, Pedro Calderón de la Barca, che aveva combattuto con onore agli ordini del Quiñones nella guerra di Catalogna. Un grande ritratto è invece il pretesto per aggiustare il tiro sull’«amico cremonese di Velázquez», Pietro Martire Neri, tra la Lombardia spagnola e la Roma di Innocenzo X. Ma ci sono anche pagine più intime nelle quali l’intreccio di tempi e luoghi, di quadri e situazioni, di amori e ossessioni, riesce a fare da irrituale premessa a una mostra sul Barocco lungo il corso, pigro e solenne, del Po.

Allegati
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Indice

SOMMARIO

7 Sul filo

19 Testo e immagine: qualche incrocio

21 L’apice rudolfino di Paolo Piazza [2001]

33 Malosso per Giovan Battista Marino [2006]

41 Il primo sonetto per Giulio Cesare Procaccini (e una rifessione sul secondo) [2014]

47 Matterelli in riva al Po. Sulle orme di Orlando: il firmamento nell’orologio [2014]

57 Una proposta per Cerano scultore [1995] Aggiornamenti [2014]

64 Tavole

105 La Zenobia di don álvaro [2009]

117 Una scheda per l’amico cremonese di Velázquez [2011-2014]

127 Barocco nella bassa (Tra memorialistica e shorter notices)

129 Casalmaggiore primo amore [1999] Aggiornamenti [2014]

159 I Procaccini

159 1606: Camillo Procaccini a Cremona [1991]

161 Da Malosso a Camillo Procaccini, 1 [1993]

162 Da Malosso a Camillo Procaccini, 2 [2005]

163 Un fotocolor per Giulio Cesare Procaccini [2014]

173 Giuseppe Caletti

173 Un inedito cremonese [1983-1984]

175 Ritorno a Pieve Terzagni [2014]

179 Il Genovesino

179 Un ritratto in Palazzo d’Arco a Mantova [1987]

180 La «Santa Lucia» di Castelponzone [1989]

183 Ancora per la «Santa Lucia» [2001]

184 Vanitas [2014]

191 I Nuvolone

191 A proposito di Carlo Francesco Nuvolone [1982]

192 Aggiornamenti [2014]

193 Giuseppe Nuvolone d’après Andrea Mainardi [2012]

196 Un «San Raimondo» per San Domenico a Cremona [2012]

199 Bibliografia

217 Indice dei nomi

Autore

Marco Tanzi
è nato a Cremona nel 1956, ed è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università del Salento. Si occupa prevalentemente della cultura figurativa in Italia settentrionale dal Quattrocento al Seicento, di artisti girovaghi lungo tratte per niente canoniche della geografia artistica dello stivale e, più di recente, del Rinascimento in Terra d’Otranto. Ha pubblicato numerosi i volumi tra i quali I Campi, 2004; Arcigoticissimo Bembo, 2011; La Zenobia di don Álvaro, 2015, gli ultimi due per Officina Libraria. Tra le mostre si segnalano: Pedro Fernández da Murcia, lo Pseudo Bramantino, Barocco nella Bassa. Pittori del Seicento e del Settecento in una terra di confine e ha co-curato Il Rinascimento nelle terre ticinesi (2010) e Bramantino a Milano (2012).