Mediterraneo in chiaroscuro

Ribera, Stomer e Mattia Preti da Malta a Roma

A cura di Alessandro Cosma, Sandro Debono

Cataloghi di mostre
2017, 56 pp., 24 ill. a colori
16,5x24 cm
ISBN: 9788899765415

€ 10,00  € 9,50
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Quarta

Tra gennaio e maggio 2017, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma hanno ospitato nella sede di Palazzo Barberini alcuni dei principali capolavori della collezione della National Gallery di Valletta che sono stati messi a confronto per la prima volta con celebri opere della collezione romana. L’esposizione ha preso spunto dall’intensa relazione storica e artistica che coinvolse i due paesi fin dal Seicento, quando prima Caravaggio (1571-1610) e poi Mattia Preti (1613-1699) si trasferirono a Malta come cavalieri dell’ordine di San Giovanni e l’isola si aprì progressivamente al gusto e alle novità del Barocco romano. Ed è proprio dal lascito di Caravaggio e della sua lezione pittorica che la mostra ha preso avvio, dedicando una sezione ai pittori stranieri attivi a Roma all’inizio del Seicento che più ne subirono il fascino. Da Malta sono arrivati il Santo Stefano di Jusepe de Ribera (1591-1652), che è stato messo a confronto diretto con il San Gregorio Magno di Palazzo Barberini, e tre tele di Matthias Stomer (1600 circa-1650), testimonianza di quel gusto per i contrasti luministici che ha segnato profondamente molte opere dei primi anni del secolo come la Vanitas di Palazzo Barberini attribuita al misterioso Candlelight master. Un’intera sezione della mostra è stata poi dedicata a Mattia Preti, il “cavaliere calabrese”, che dopo una fortunata carriera avviata proprio a Roma, spenderà a Malta gli ultimi trent’anni della sua vita, contribuendo in maniera sostanziale alla trasformazione barocca dell’isola. Se le opere della collezione di Palazzo Barberini testimoniano la fase di affermazione del pittore, i dipinti provenienti da Malta restituiscono il volto dell’artista cavaliere nella sua piena maturità, attraverso opere magistrali come la coppia di pendant dedicati al vino appena restaurati: L’ebbrezza di Noè e Lot e le figlie. A chiusura, anche simbolica, dell’esposizione, la straordinaria Allegoria di Malta dipinta a Napoli nel 1747 da Francesco de Mura (1696-1782) rende omaggio all’isola e ai suoi cavalieri con un’opera ufficiale ed enigmatica, firmata da quello che allora era considerato “il primo dipintore” della città.

Allegati
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Indice

SOMMARIO

13 Le ragioni di una mostra: Alessandro Cosma, Sandro Debono

23 Catalogo

1. J. Ribera, Santo Stefano

2. D. De Haen, Eraclito

3. M. Stomer, Parabola del Buon Samaritano

4. M. Stomer, Adamo ed Eva piangono Abele morto

5. M. Stomer, Decollazione di san Giovanni Battista

6. M. Preti, Incredulità di san Tommaso

7. M. Preti, Ebbrezza di Noè

8. M. Preti, Lot e le figlie

9. F. De Mura, Allegoria della Nobiltà dell’ordine di Malta

54 Bibliografia

56 Indice dei nomi