Paola Gallerani

Questo quaderno appartiene a Giovanni Testori

postfazione di Fulvio Panzeri

Officina letteraria, 1
2007, 148 pp., 146 in b/blu
Brossura con risguardi, 14,5 x21
ISBN: 9788889854006

€ 24,00
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Quarta

Scrittore di racconti e romanzi, poeta, drammaturgo e regista e attore, giornalista, storico dell’arte, critico militante e pittore egli stesso: c’è una parola che perfettamente riassume Giovanni Testori: «complessità». Di questa complessità, di ognuna delle attività intraprese, che spesso si intrecciano e sovrappongono, e delle opere prodotte, l’archivio, acquisito dalla Regione Lombardia e depositato presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, reca ricca testimonianza. Ma l’archivio offre anche una visione privata, quasi intima, dello scrittore all’opera e del suo vissuto quotidiano, una sorta di diario involontario. Ed ecco allora l’idea di un «Testori di carte d’archivio», di un ritratto attraverso 25 brevi capitoli che, ripercorrendo ogni sfaccettatura del suo lavoro e della sua vita, commentano e contestualizzano gli oltre 150 documenti illustrati, tutti rigorosamente inediti, per guidare il lettore alla scoperta di altrettanti inediti punti di vista sull’uomo e sulla sua opera, lasciandogli il piacere di “decifrare” le carte. Accanto alle prime stesure e ai materiali di lavorazione delle opere più celebri di Testori, come il disegno della dislocazione degli abitanti del Fabbricone, e gli indici fatti e rifatti della Gilda del MacMahon, si scoprono le dediche d’amore e gli schizzi erotici che affollano le pagine dei Trionfi e capolavori teatrali ignoti come La Peste a Milano o la scandalosa invettiva dell’Appendix Oraziana all’Ambleto, restati nel cassetto, o meglio nei quaderni e nei fascicoli dattiloscritti, insieme a un adesivo del wwf di Macugnaga e a una lettera di Luchino Visconti. E ancora, Infera Mediolani, raccolta di racconti sul disfacimento di una città; l’ultimo manoscritto, Regredior, di cui progetta anche l’allestimento scenico; la riscrittura di classici, tra cui La Divina Commedia e le sceneggiature cinematografiche, come La mostarda di Cremona. Il libro racconta l’interesse di Testori per l’arte anche come collezionista, conoscitore e pittore; passa per alcuni aspetti del pubblico, come l’impegno cattolico, e del privato (Alain, la malattia). Ma soprattutto è uno strumento essenziale per comprenderne il «modus operandi», dalla progettazione attraverso i numerosi piani d’opera e indici alla forma stessa della scrittura con lo stretto legame tra parola e disegno e le continue stesure.

Indice

7 Prefazione

8 Testori di carte d’archivio il non luogo della scrittura

22 L’autobiografia Giovanni Testori in breve

26 I segreti di Milano dal Ponte della Ghisolfa alla Gilda del Mac Mahon: andata e ritorno

32 L’Arialda o dell’illeggibilità di Testori

34 La finestra sul cortile del Fabbricone la gioia delle varianti

36 Arte 1 collezionista e conoscitore

38 El Giuan e la Luisa per un teatro (in) lombardo

46 L’Imerio 18 stesure da Campertogno a Camerlata

52 La mostarda di Cremona soggetto per un film

58 I Trionfi o del disegno poetico

64 Vivre! l’amore, per sempre, Alain

66 Erodiade sangue d’inchiostro e quadrifogli

68 Arte 2 il catalogo del pittore

70 Appendix Oraziana Poema Tafanario lo smarrito epilogo in versi dell’Ambleto

80 L’amore è come un polittico lettera a Giorgio Soavi

82 Peste e pestanti il teatro della pittura

92 Gli articoli 1977-81 dal «Corriere della Sera» a «Il Sabato»

98 “Esistere è una vocazione” l’impegno cattolico

100 Kaisershmärn ingredienti per una poesia

104 L’opera omnia e altri progetti

110 I luoghi: Macugnaga compiti per le vacanze

112 “I-òh!”, “Bù-ù-ù” dialogo tra l'asino e il bue, a proposito della cometa dialogo tra l’asino e il bue, a proposito della cometa

Autore

Paola Gallerani
è laureata e specializzata in storia dell’arte all’Università degli Studi di Milano, è stata caporedattore della 5 Continents Editions dalla sua fondazione al maggio 2006, occupandosi del coordinamento editoriale dei volumi d’arte e saggistica e di tutte le co-edizioni con il musée du Louvre. Ha collaborato con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, catalogando l’archivio Giovanni Testori, di cui è la principale esperta, e ha insegnato Organizzazione delle attività editoriali all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Nell'ottobre 2006 fonda con Marco Jellinek l'Officina Libraria, occupandosi oltre che della direzione editoriale anche della grafica della maggior parte dei volumi. Dal 2011 si occupa anche di LO, l'etichetta per bambini, scegliendone i titoli con Marco, spesso traducendoli e a volte inventandoli (anche con lo pseudonimo di Amélie Galé). Nel 2016 crea Ab Ovo edizioni, il marchio di Officina dedicato a salute e benessere.

gallerani@officinalibraria.com

foto © Stefania Ciocca